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Inverted Pin-up

Gli anni ’50 sono sinonimo di pin-up. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la donna ha dovuto mettere da parte la propria femminilità, per andare a lavorare al posto dell’uomo, che come ben sappiamo, era impegnato sul fronte. Ma, a guerra finita, ha sentito il desiderio – e l’esigenza – di tornare a sentirsi bellissima.
La pelle deve essere impeccabile, quasi di porcellana.
Le sopracciglia invece, sono ben delineate, a forma di “ala di gabbiano“: un arco perfetto, che a partire dal centro dell’iride, curva nettamente verso il basso. E’ molto importante che siano ben accentuate.
Il trucco occhi è la parte più complicata da realizzare: è composto prevalentemente da un ombretto chiaro (per dare luminosità allo sguardo) e da un altro ombretto leggermente più scuro, sfumato bene agli angoli esterni degli occhi, che serve per dare profondità.
La linea deve essere nera, netta, e finire con una riga all’insù, per dare l’effetto occhi da cerbiatto. Proprio in questo periodo si inizia ad usare il piegaciglia, che serve per curvare verso l’alto le ciglia e il mascara.
La bocca rosso fuoco e le labbra ben marcate per ingrandirle ulteriormente.
Ciliegina sulla torta, giusto per rendere il tutto ancor più sexy e femminile: il neo disegnato al lato della bocca!

Ho invertito i colori classici e dominanti di questo trucco e l'ho rivisitarlo in chiave moderna, perchè il mondo d'oggi è diverso rispetto a quegli anni.
Infatti solo invertendo questi due colori il trucco risulta stravolto, ed è come vedo i nostri tempi (mentalità, situazione sociale, tecnologia, guerre, città...) confrontandoli, per quello che posso, con i vecchi anni '50.
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